Sala 8 - Restaurazione, societÀ segrete, insurrezioni 1815-1830 |
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Il colore freddo dell’età della Restaurazione avvolge due simboli contrapposti: il solenne ritorno di Vittorio Emanuele I a Torino e il piccolo ritratto del cospiratore romantico. La Francia rivoluzionaria e napoleonica aveva diffuso ovunque idee di libertà e partecipazione; alla negazione di tali attese risposero le società segrete e i moti insurrezionali degli anni Venti che furono repressi con le armi, salvo in Grecia e nelle colonie dell’America latina, dove nacquero nuovi stati nazionali.
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Sezione 1. Restaurazione in Europa e in Italia |
L’esposizione inizia dal regno sardo, prosegue nel Lombardo-Veneto, nello stato pontificio, nelle Due Sicilie. È foca- lizzata sui tre aspetti principali: il ritorno dei sovrani, la forza militare e lo stretto legame diplomatico tra le potenze, in difesa dell’equilibrio internazionale e pure dell’ordine interno dei vari paesi. |
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Sezione 2. SocietÀ segrete, cospirazioni, esuli |
Le società segrete ebbero grande diffusione. Avevano origini diverse e spesso antiche, secondo i fini che si proponevano. In particolare quelle di derivazione massonica avevano scopi di conquista delle libertà costituzionali e con obiettivi nazionali illustrati in questa sede. In Italia la più diffusa negli anni della Restaurazione fu la Carboneria, presente all’inizio soprattutto nel Mezzogiorno con aderenti tra ufficiali, intellettuali, professionisti. |
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Sezione 3. Ripresa delle insurrezioni.
Il 1820-1821 in Europa |
Le insurrezioni in Europa sono illustrate soprattutto nei filmati proiettati in sala 10. Gli oggetti esposti si riferiscono al regno sardo e al Re-gno delle Due Sicilie. Anche nella penisola, tra i militari soprattutto ex napoleonici, borghesia delle professioni e dei commerci, intellettuali insorti, prevalsero le richieste di costituzioni e di libertà individuali. |
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Sezione 4. Moto del Cilento 1828 |
La prosecuzione negli anni Venti dei tentativi insurrezionali è esemplificata con la fallita rivolta carbonara nel Cilento, nel 1828, e con la reazione sanfedista. |
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Sezione 5. Lotta della Grecia per l’indipendenza 1821-1829 |
Trattandosi della prima importante lotta di indipendenza vittoriosa, essa è illustrata in questa sala con oggetti e nella successiva sala 10 con il filmato dedicato alle nazionalità nell’impero ottomano fino al 1830. La Grecia anticipò aspetti poi ricorrenti in altri processi di nazionalità, come il conflitto armato interno, la straordinaria mobilitazione dell’opinione pubblica e la dimensione internazionale assunta dal problema, che ne rese possibile la soluzione. |
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Sezione 6. Rottura dell’ordine coloniale e lotte di indipendenza in America Latina |
Si è scelto un caso esemplare, quello degli esuli che con Garibaldi combatterono in Brasile e Uruguay. Le litografie popolari che ne celebrarono le gesta e la riproduzione del noto ritratto di P. Malinski del 1845 cominciarono a costruire il mito dell’eroe dei due mondi. Un altro eroe popolare fu Toussaint Louverture, capo delle rivolte degli schiavi ad Haiti tra il 1791 e il 1802. |
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Sezione 7. Cultura, arte, scienza, istruzione |
Ritratti di figure di primo piano rinviano alla nuova sensibilità romantica, accanto alle prime iniziative di istruzione elementare pubblica. |
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