Sala 5 - Italia: occupazione francese e triennio rivoluzionario 1796-1799 |
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Il berretto frigio e il colore rosso
evocano la rivoluzione e il sangue
sparso da ambo le parti nel
triennio 1796-1799, quando nelle
repubbliche sorte in Piemonte,
Liguria, Lombardia, pianura padana,
Roma e Napoli alcuni intellettuali
trasformarono in un progetto
politico il concetto di nazione
italiana, fino ad allora solo letterario.
L’offensiva dei controrivoluzionari e
la riconquista napoleonica posero
fine al sogno di un’Italia repubblicana
e indipendente modellata sui valori
borghesi. |
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Sezione 1. Rivoluzioni e repubbliche |
I due simboli di sala accostati evidenziano la dipendenza delle “repubbliche
sorelle” dall’occupazione francese. La comunicazione è affidata al contrasto tra
due oggetti di sicura efficacia. Cioè tra la povertà popolare del metallo utilizzato
a Carmagnola per realizzare il berretto frigio autentico issato sull’albero della
libertà nel 1799; e il raffinato piccolo busto celebrativo voluto dal giovane
generale Bonaparte per esaltare la propria gloria presso il Direttorio a Parigi.
L’illustrazione prosegue con la trasformazione dell’idea di indipendenza e libertà
da valore culturale a ideale politico con i ritratti di Alfieri, Foscolo, Louise de
Stolberg. Sono poi esposti esempi dell’attività delle Repubbliche Cispadana,
Cisalpina, Ligure, Romana, Partenopea e dei governi provvisori in Piemonte. |
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Sezione 2. Propaganda controrivoluzionaria |
La forte resistenza al nuovo proveniente dalla
Francia è evocata con una rara serie di incisioni
prodotte nel 1799 a Roveredo, nei Grigioni,
occupati l’anno prima dai francesi. Satira e allegorie
controrivoluzionarie ripresero in tutta Europa
molte simbologie rivoluzionarie, rovesciandone il
significato. |
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Sezione 3. Offensiva austro-russa 1799 |
L’offensiva austro-russa nel 1799 è
illustrata in Piemonte nel tentativo di breve
durata per riportare in vita i precedenti
ordinamenti. |
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Sezione 4. Controffensiva di Napoleone
maggio-giugno 1800 |
I due momenti più noti e subito mitizzati, la discesa dal
Gran San Bernardo e la vittoria di Marengo sono illustrati
con acqueforti e tempere di Bagetti, Appiani, Vernet e
Bellangé. Marengo rappresentò anche la sanzione militare
del potere personale di Bonaparte, che nei sette mesi
precedenti si era andato stabilizzando, dopo il colpo di
stato del 18 brumaio (9 novembre 1799). |
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