Sala 3 - Rappresentazioni del Risorgimento nel Museo 1935, 1938

Sezione 1. Piemonte guerriero Sezione 2. Origine piemontese del Risorgimento italiano La parete ricostruita ha il fulcro nella bella copia del 1938 della grande tela di Parrocel, facente parte di un ciclo dedicato a sette battaglie di Eugenio di Savoia-Soissons, commissionato dallo stesso principe per il Winterpalais di Vienna. Ai lati della tela vi sono la didascalia e la cronologia realizzate nel 1938 e le copie coeve delle statue di Eugenio e di Vittorio Amedeo II. Altri oggetti e immagini presentati erano anch’essi esposti in quell’allestimento. Sala 3
 

Il Museo del Risorgimento venne trasferito a Palazzo Carignano nel 1938. La visione di quel tempo poneva al centro Casa Savoia, la sua antichità, la forza militare, la missione nazionale e datava l’inizio del processo di unificazione italiana con la battaglia di Torino del 1706. L’ambiente in cui siamo è la ricostruzione di una sala del 1938 imperniata sulla battaglia e sull’antichità guerriera della dinastia. Con la sala successiva inizia il percorso attuale, nel quale si è voluto associare un colore diverso ad ognuno dei differenti temi trattati.

 

Sezione 1. Piemonte guerriero

All’ingresso nella sala il visitatore è accolto da due calchi che simboleggiano guerrieri del XIII secolo. Provengono dalla mostra del 1935, che era stata un’anticipazione del successivo allestimento museale del 1938. Piemonte guerriero
 

Sezione 2. Origine piemontese del Risorgimento italiano

La parete ricostruita ha il fulcro nella bella copia del 1938 della grande tela di Parrocel, facente parte di un ciclo dedicato a sette battaglie di Eugenio di Savoia-Soissons, commissionato dallo stesso principe per il Winterpalais di Vienna. Ai lati della tela vi sono la didascalia e la cronologia realizzate nel 1938 e le copie coeve delle statue di Eugenio e di Vittorio Amedeo II. Altri oggetti e immagini presentati erano anch’essi esposti in quell’allestimento. Origine piemontese del Risorgimento italianoOrigine piemontese del Risorgimento italiano
 

Sezione 3. Casa Savoia: conti, duchi, re 1003-1720

La storia guerriera di Casa Savoia e gli ingrandimenti territoriali, da Umberto I Biancamano fino a Vittorio Amedeo II, nel 1938 erano evocati, in mezzo ai calchi di cannoni della cittadella di Torino, da stemmi, bandiere, stendardi, oltre a quattro grandi carte geografiche in marmo di colori diversi. Quanto rimasto è esposto. I marmi raffiguranti gli accrescimenti sono andati distrutti. Sono sostituiti da incisioni del 1702 rappresentanti quindici conti e duchi sabaudi sino al re Vittorio Amedeo II. Casa Savoia: conti, duchi, re 1003-1720 Casa Savoia: conti, duchi, re 1003-1720
 

Sezione 4. Vittorio Amedeo II rifondatore dello stato

L’interpretazione della sala sottolineava l’importanza del processo iniziato con la corona regale di Sicilia prima, di Sardegna poi, e della riorganizzazione amedeana dello stato. È esposto il calco del 1938 del bassorilievo che nel duomo di Palermo raffigura l’incoronazione di Vittorio Amedeo II re di Sicilia nel 1713. Vittorio Amedeo II rifondatore dello stato
Vittorio Amedeo II rifondatore dello stato
 

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